CHIRURGIA DEL PIEDE
Piede > Patologia dell'avampiede
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > ALLUCE VALGO
L’alluce valgo è una delle patologie più diffuse a carico del piede. E’ caratterizzato da una deformità del primo dito (l’alluce, appunto) che comporta una deviazione laterale della falange, con lussazione dei sesamoidi, due piccole ossa entro le quali si trova l’articolazione dell’alluce. In genere, questa deformità è accompagnata da una tumefazione dolente della parte interna del piede, la cosiddetta “cipolla”, che altro non è che una forma di borsite, cioè di infiammazione da sfregamento con la calzatura. La deformità dell’alluce valgo si associa spesso al piede piatto, in quanto la ridotta curvatura della pianta porta a sovraccaricare in modo esagerato la parte anteriore del piede, e può causare, oltre a lesioni cutanee (callosità, ulcerazioni) che abbiamo già visto, anche deformazioni al secondo e terzo dito, definiti "a martello" e ulteriori conseguenze come lesioni osteoarticolari all’avampiede e persino ripercussioni gravi sui ginocchi, sulle anche e sulla colonna vertebrale. |
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > ALLUCE RIGIDO
L’alluce rigido è l’esito di un processo degenerativo a carico dell’articolazione del primo dito del piede con il primo metatarso, per cui l'alluce perde la mobilità e non può più flettersi ed estendersi. La causa può essere un trauma o una serie microtraumi ripetuti, oppure il naturale invecchiamento delle cartilagini e l'artrosi. La sintomatologia varia dalla rigidità articolare al vero e proprio dolore acuto; di solito l'alluce è molto dolente al mattino o dopo qualche attività fisica, anche modesta (ad esempio una passegiata). Nella fase conclusiva della patologia l’articolazione può essere completamente distrutta e divengono difficoltosi anche i movimenti più semplici, come infilare le scarpe o compiere pochi passi. Tutto questo può essere fonte di invalità e ridurre notevolmente l’autonomia personale. |
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > DITO A MARTELLO
E’ una deformità delle dita del piede, con interessamento più comune del 2°, 3° e 4° dito (l’alluce è il 1°); tipicamente, il dito assume un aspetto curvo, che ricorda ilmartelletto del pianoforte, da cui deriva il nome; altre volte assume invece un aspetto ad “artiglio”. |
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > V° DITO VARO
Questa deformità è rappresentata da una esostosi (protuberanza ossea) al livello della testa metatarsale del quinto dito e dalla falange di quest'ultimo ruotata verso il quarto dito, con la presenza di una "borsa" infiammata che assomiglia a quella dell' alluce valgo. In altre parole si verifica una torsione del quinto dito, che è simile al valgismo, tanto che viene definita "alluce valgo al contrario", o anche “bunionette” (callo del sarto). Tale patologia può provocare vivo dolore in corrispondenza della testa metatarsale con una ipercheratosi (callosità) plantare e laterale in corrispondenza della testa del quinto metatarso. Il trattamento è simile a quello previsto per l' alluce valgo: nei casi più lievi verrà prescritto un plantare o apposite calzature, in quelli più gravi occorrerà valutare l'intervento chirurgico più adeguato. |
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > METATARSALGIA
La metatarsalgia è uno stato doloroso che colpisce le teste dei metatarsi (4 in figura) ed è provocata dalla compressione del nervo plantare digitale o da problemi di sovraccarico in presenza di avampiede rotondo e convesso. Da un punto di vista anatomico, l'avampiede rotondo e problemi ai legamenti dei metatarsi favoriscono le compressioni del nervo plantare digitale. In questi casi possono comparire anche neuromi e artrosi a carico dei metatarsi e delle falangi. |
PATOLOGIA DELL'AVAMPIEDE > NEUROMA DI MORTON
E’ semplicemente l’aumento di volume di un nervo sensitivo interdigitale , solitamente quello passante nel terzo spazio intermetatarsale, provocato da uno stimolo irritativo cronico di natura meccanica, che causa la crescita di tessuto cicatriziale fibroso intorno al nervo stesso, subito prima della sua biforcazione ala radice delle dita. Il nervo cosi’ ispessito trasmette tipiche sensazioni dolorose che danno nome a una sindrome che prende il suo nome da Thomas G..Morton, il medico che nel 1876 a Philadelphia, descrisse la sindrome dolorosa correlata ad esso, anche se sembrerebbe gia’ conosciuta e descritta precedentemente in Inghilterra alla corte della regina. Anche il termine neuroma e’ assolutamente improprio in quanto il suffisso “oma” indica una condizione tumorale del nervo, in questo caso assolutamente inesistente, trattandosi esattamente di una “fibrosi perineurale”, cioe’ la formazione di tessuto cicatriziale fibroso causata dalla continua frizione sul nervo delle adiacenti ossa metatarsali e del legamento intermetatarsale profondo, che a livello del terzo spazio sono piu’ mobili rispetto ad altre parti del piede. |
Piede > Patologia del retropiede
PATOLOGIA DEL RETROPIEDE > PIEDE PIATTO
E' una realtà piuttosto comune alla nascita: consiste nell'assenza anatomica dell'arco del piede. Conseguenza: tutta la pianta poggia a terra. Si tratta di una condizione bilaterale, raramente legata ad una predisposizione familiare. Nel corso della prima infanzia, con il progressivo sviluppo degli archi attraverso la completa formazione dei muscoli e dei legamenti in sede plantare, si può talvolta avere una correzione naturale.
TRATTAMENTO CHIRURGICO DI UN BAMBINO Nei bambini di 10 -12 anni con piede piatto funzionale di 3° o 4° grado, con severa valgizzazione del retropiede che giungono all’osservazione dello specialista per la prima volta o in cui il trattamento con plantare non ha dato miglioramenti, e’ sicuramente indicato il trattamento chirurgico. Questo consiste nell’introduzione di una semplice vite per via percutanea attraverso un forellino della cute, al’interno del seno del tarso. La assoluta non invasivita’ della tecnica, la semplicita’ e la rapidita’ di esecuzione, |